Qual è la mia struttura portante? Dove la trovo? Come mi può aiutare a dare avvio a un nuovo inizio? Su che basi mi posso muovere?
Ogni Luna Nuova è possibilità di un nuovo inizio, è il momento in cui mettere il seme di un progetto, piccolo o grande, che troverà maggiore chiarezza con la successiva luna piena (per ciascuno di noi è da verificare in quale campo di esperienza è facilitato il nuovo seme: vedere in che settore si trovano i 12 gradi dell’Acquario nel nostro tema natale), il 16 febbraio in questo caso.
Questa di febbraio è particolarmente significativa perchè si delinea in un cielo che presenta due schieramenti planetari molto netti in Acquario e in Capricorno (in Italia si configura pure con l’ascendente Capricorno), le cui tematiche ormai ci sono molto note: nuove visioni acquariane, accompagnate da ribellioni, che possono cozzare con il principio di conservazione, ordine e con limitazioni.
Iniziamo a mettere ordine nel caos!
Saturno e Urano, i due pianeti che si riferiscono ai due segni, sono in aspetto dinamico, ad indicare il salto e la sfida evolutiva. Queste pressioni servono a darci la possibilità di sviluppare ciò che nel buddhismo si chiama “l’anima di diamante”, cioè la nostra natura più profonda e pura.
Saturno ci sta forgiando, è un rude maestro che precede necessariamente il lavoro di Urano-il nuovo.
Facile proiettare Saturno all’esterno: “mi stanno limitando”, “mi viene impedito di…”, “mi viene tolto qualcosa” e così via, oppure abbiamo la possibilità di integrarlo: cerco la mia struttura profonda, il mio nucleo, ma per fare questo è necessario eliminare il superfluo, le illusioni, le falsità, ciò che non serve più, ecco dove serve la “falce” saturnina.
Può essere utile simbolicamente svuotare cantine e armadi ringraziando e benedendo tutto quanto un tempo ci ha accompagnato e liberarci di ciò che oggi intasa il nostro spazio vitale.
Però Saturno da solo reca durezza, sforzo, severità, è secco, ci può fare inaridire. Qui c’è bisogno di amore, di gentilezza.
I suoi pianeti complementari sono Giove e Nettuno che, guarda caso, sono felicemente nel segno dei Pesci, e formano aspetti fluidi e incoraggianti coi segni di terra e con un bel Medio Cielo in Scorpione.
Abbiamo bisogno sì di sforzo (Saturno) ma anche di Grazia (Giove/Nettuno), l’uno non può essere senza l’altro, sono coppie complementari. E’ necessario vedere e affrontare il nostro “limite” e farlo con fede e fiducia (Giove/Nettuno) per andare verso una Unità che allora davvero può aprirci spazi illimitati.
Siamo pronti a mollare gli attaccamenti?
Oggi e domani, 1 e 2 febbraio 2022, mettiamo un seme, anche piccolo, una promessa di fedeltà a noi stessi, rendiamolo un momento di gioia e di fiducia. Il “raccolto” si concretizzerà con la Luna piena in Acquario del 12 agosto.
Un abbraccio a tutti, giardinieri dell’Anima!
UN AIUTO DALLE PIANTE
Pianta del mese: LIQUIRIZIA
Dal greco glykys, “dolce”, e rhiza, “radice”: pianta associata a Giove e a Urano, suggerisce l’idea di “collaborazione con l’inevitabile”, per facilitare le transizioni che ci mettono di più alla prova, abbiamo necessità di forza e di dolcezza.
Dopo il passaggio di Saturno che ha fatto spazio, Urano ci spinge con grande energia a spingerci oltre e a rivoluzionare i nostri sistemi, cosa in cui è facile sentirsi “scomodi”…. ma difendersi da Urano significa difendersi da noi stessi, autoattaccarci. Necessario lasciare andare e affidarci. Collaboriamo con dolcezza anche con l’aiuto della liquirizia: ha virtù calmanti, sfiammanti, emollienti, antispasmodiche, espettoranti e antiulcera, buona per le affezioni respiratorie. In Cina è nota per essere un tonificante del Qi, l’energia vitale.
Tonico delle surrenali e delle gonadi, ha azione ormonosimile.
Disintossicante del fegato, antiossidante, immunostimolante, antibatterica. La presenza degli estratti di flavonoidi, capaci di inibire la crescita dell’helicobacter pilori, l’agente batterico ritenuto il principale responsabile dei processi ulcerosi, la rende interessante per le problematiche come iperacidità gastrica e ulcera gastroduodenale.
Si può usare in infuso, in tintura madre o succhiando bastoncini e caramelle di liquirizia pura, con attenzione a usi prolungati e sovradosaggi, è controindicata a chi soffre di ipertensione, iperglicemia, insufficienza renale e nelle affezioni croniche epatiche.
N.B.:Chiedere sempre indicazioni al proprio erborista