Sono Simona,
Amo gli animali, tutti…dal più piccolo, al più grande… dal più lento, al più veloce… dal più leggero, al più pesante… dal più raro, al più numeroso…. da sempre…
Mi piaceva quando, bambina, andavo a casa degli zii materni, contadini nella campagna emiliana… e stavo con le mucche nella stalla, con le galline nel cortile, con i conigli adagiati nei cumuli di paglia delle loro casette…

L’animale che sento e con cui convivo, come mia guida è il gatto.
Ogni giorno ringrazio l’Anima-le da cui sono stata scelta… Dino.
Mi piace stare ad osservarli, guardare i riflessi, i colori del loro manto peloso, sfiorarli, accarrezzarli con gentilezza, relazionarmi con loro… inclinazioni da sempre presenti e che con Dino sono cresciute, godute… ancor più.
Lui m’insegna, mi mostra… in ogni circostanza… la libertà, la protezione dei propri confini, il rispetto e l’accettazione di sé per com’è e degli altri per come sono, l’indipendenza, il coraggio, l’autostima, l’assenza di giudizio….mi riconosco in alcune sue caratteristiche (alcune tipiche della specie) la curiosità, il piacere di godere il sole, l’erba, i fiori, il cielo…
Ogni animale, così come ogni essere vivente, m’insegna qualcosa…
Fin dal suo arrivo è stato prioritario, desideravo fortemente per me (e per lui) trovare una lingua comune con cui comunicare.
È stato possibile con la lingua del cuore, quel canale in cui si comunica ascoltando, sentendo, trasmettendo… quella terza via, né umana né animale, ma universale, dove i messaggi arrivano, si “traducono” per essere sentiti e compresi….

Sentivo la spinta a scendere più in profondità… mi sono documentata attraverso libri, riviste specializzate, ricerche (strumenti semplici a mia disposizione)… facendo tesoro dei suggerimenti di Anna, l’umana nella cui casa nacque Dino, di Marco, veterinario omeopata, di Elisa, Lisa, persone maggiormente esperte di me con un animale, con un gatto…. e poi osservando, sbagliando, imparando…
Sono stata presente alla Scuola d’Interazione Uomo-Animale per meglio esplorare alcune delle infinite sfaccettature del regno animale, incontrando docenti e staff lodevoli per la loro disponibilità, per la loro cortesia, per la loro professionalità… le conoscenze acquisite si sono intersecate con quelle che mi erano già arrivate con diverse vie, tecniche, discipline grazie a Monica, esemplare, ammirevole maestra… con quelle innate e/o ereditate in me e che sono in continua crescita, unitamente, nella vita e nella pratica, nel relazionarmi con gli animali.

Pure la mia relazione con Dino è in crescita per entrambi.
Sento un animale, un gatto, essere per l’umano, un dono, un’opportunità di crescita, una fonte d’ispirazione, un maestro… presente, ammirevole, gioioso, qualunque esso sia, unico, irripetibile, degno e meritevole, come ogni essere vivente, di amore, di accettazione, di valorizzazione, di gratitudine, di rispetto, di riconoscenza per come è nella propria identità.

La condivisione di una relazione con un gatto, (e con qualsiasi animale) propone infinite dimensioni:

  • quella ludica… nel gioco, fisico o cognitivo, l’umano può vivere o ripercorrere situazioni nuove o trascurate della propria identità, scoprendo o ricontattando il piacere della complicità, del divertimento, dell’espressività del proprio corpo e delle proprie caratteristiche cinestesiche e somestesiche…
  • quella affettiva… di appartenenza, di sentimento interiore, di sicurezza, di scambio, in cui l’animale e l’essere umano vivono reciprocità, alternanza di ruoli, sì… in certi frangenti è l’umano nella parte di “genitore”, altri in cui è l’animale a porsi come base sicura, come riferimento anche, ma no solo “semplicemente” con la propria presenza apparentemente “silente” nello stare e nel condividere il momento presente… Dino con il suo “apparente” silenzio è stato abile e rispettoso dei miei tempi nel condurmi nell’ascolto interiore, nell’assunzione di responsabilità nelle mie scelte…per me…questa è unione nella scelta…
  • quella edonica ed estetica… di osservazione, di meraviglia… guardare un gatto nell’interpretare una scena di caccia è affascinante, notare l’attesa, i movimenti decisi, sicuri, ma graduali, sinuosi, fluidi, lo scatto solo al momento opportuno… è una lezione di vita… così come mancare la preda, correggere la sequenza, riprovare…

Credo nella conoscenza, come risorsa molto importante per agire scelte consapevoli, per condividere, godere appieno una relazione appagante sia per l’essere umano che per l’animale, fin da principio, ancor prima d’incontrarsi…
La conoscenza del significato dei gesti, del corpo, dei vocalizzi, delle modalità con cui un gatto manifesta le proprie emozioni, i propri intenti, è fondamentale per sviluppare il rispetto e l’accettazione tanto dei reciproci punti di contatto quanto delle reciproche diversità.

Esplorare il sistema sensoriale di un gatto porta l’umano a riflettere, a porsi degli interrogativi, a trarre degli spunti, a concepire la propria natura, così come tutto ciò che lo circonda, in un nuovo modo, acquisendo una rinnovata visione di ciò che è dentro ed intorno a sé… lo conduce a relazionarsi nella vita e nel mondo in veste completamente “vergine”.
Basta fermarsi a considerare una evidente diversità: l’umano si confronta nella e con la vita quasi esclusivamente tramite la comunicazione verbale… un gatto conversa nel e con il mondo attivando tutti i 5 sensi contemporaneamente ed assimilandoli… che sia quest’unione il “sesto senso”… di un gatto????

Tramite la conoscenza si comprende, si accetta, si rispetta un gatto per come è, nella propria natura, ad esempio. Spesso l’umano potrebbe vedere che nel momento in cui va a dormire o nel corso della notte, il gatto reclama il cibo, si mette a giocare, a correre per la casa, esprime il desiderio di uscire all’aperto… in questa circostanza l’umano potrebbe interpretare che il gatto sia dispettoso, disubbidisca, o addirittura pretendere che l’animale segua i propri usi, comportamenti, necessità, slanci… il gatto è con un ritmo circadiano opposto a quello umano, si attiva circa dalle 20 alle 6, quando nella stessa fascia oraria, quello umano cala… il gatto quindi, no sta tediando l’umano, bensì sta seguendo il proprio ritmo…
Solo nell’accettazione della diversità la relazione fluisce, scorre, cresce… amorevole, gioiosa, costruttiva per entrambi…

Il mio progetto, il mio desiderio è mettermi a disposizione per promuovere, raccontare, proporre, ovviamente per chi sente di condividerle ed accoglierle, le conoscenze acquisite fino ad oggi, con parole semplici, esempi e scene di vita quotidiana in vari modi…
Collaborando con altri operatori, potendo disporre di uno spazio in cui farlo in occasione di feste, di sagre, nelle scuole, nei campi estivi, nei parchi giochi, nelle biblioteche, nei centri sociali, nelle riviste di quartiere… ed altrettanto, desidero essere a disposizione come cat-sitter o dog-sitter, che è per me una gioia immensa, mi porta nel momento “giusto” nel posto “giusto”… condividere vita con il regno animale…

Grazie a tutto e a tutti
Simona e Dino

Tel. +39 339 542 4243  |  simonaalfieri6@gmail.com