12 AGOSTO 2024
Plutone in Acquario-popolo, opposto al Leone-individuo.
Power to the people
Distruzione dell’Individuo?
Tutti verso l’Indifferenziato.
Plutone, l’Oscuro che si rivela, sale alla Luce, Acquario, vestito con abiti luminosi, dorati, confonde il popolo che intanto perfeziona la distruzione del Sacro, in nome di una bruta laicità o in veste di materialismo spirituale ad opera di illuminati/fulminati che pregano il dio-sè.
Le grandi manifestazioni internazionali, canore o sportive che siano, stanno descrivendo il quadro preciso quale può essere rappresentato dal quadro astrologico del momento.
La differenza è che in queste rappresentazioni, attraverso simboli universali e potenti, viene offerta una proposta che, applaudita, equivale ad un’accettazione, una “firma” da parte di chi applaude.
Sappiamo bene che il simbolo lavora, anche senza che vi sia consapevolezza razionale, dato che esso è patrimonio dato, bagaglio insito nel profondo dell’essere umano. Viene riconosciuto e agisce in noi, vuoi o non vuoi.
In astrologia si cita spesso il precedente ingresso di Plutone in Acquario, quando a partire dal 1789 esso trovò espressione nella mattanza che risultò dalla Rivoluzione francese. Non ci dilungheremo nella disamina del fenomeno e nei parallelismi con i nostri tempi, molto è già stato detto.
Interessa cogliere nella chiusura dei giochi olimpici di Parigi quella che sembra essere una “sindrome da calendario”, come si definisce in psicogenealogia, in cui si è pure fatto un passo più.
Durante la cerimonia di apertura si mostrava addirittura Maria Antonietta decapitata!
Nella tetra rappresentazione artistica si descrive un futuro distopico dove non esistono più i giochi olimpici, in cui un essere di luce (l’hanno chiamato “viaggiatore dorato”) cala trionfando sopra un’umanità degradata, informe, mummie-zombie senza volto con la testa a forma di insetto. E nel suo trionfo su quella povera massa umanoide dispiega la bandiera della Grecia, una scritta ci spiega che 2800 anni fa nacquero i giochi olimpici ed ora sono pronti a rinascere grazie al deus ex machina dorato, senza volto, rivestito di punte aguzze e lunghi artigli.
Interessante ricordare che nella cosmogonia di Rudolf Steiner egli indicò l’inizio della IV era post atlantidea proprio 2800 anni fa, detto “periodo greco-latino”, in cui si creò “la brusca differenza tra esterno ed interno, tra esistenza naturale ed esistenza umana. L’uomo comincia a sentirsi contrapposto alla natura […] da una parte egli percepisce l’esterno, dall’altra l’interno, e tra i due non c’è più il punto d’incrocio.” [1]
Nonostante ora siamo nella V era “viviamo ancora sotto le conseguenze di tale civiltà, che comporta nella disposizione d’animo dell’uomo una dualità” [Ibid].
Sembra che andando sulla magnificazione dell’intelligenza artificiale stiamo perfezionando tale spaccatura.
L’aspirazione del V periodo in cui ci troviamo è quello di riconoscere l’azione reciproca di materia e spirito e Steiner indica in che modo questo possa essere realizzato ( su questo rimandiamo alla lettura del testo citato).
Il mistero del Golgota, il più grande evento nella storia dell’umanità, l’evento Cristo, avviene proprio durante la IV era, quando si rende necessario depositare quel seme che non deve andare perduto ma , dice Steiner, l’umanità deve ancora maturare per comprendere davvero questo Evento.
Non confondiamo Dio con Lucifero, è un altro ammonimento di Steiner: riguarda ancora il problema della separazione fra mondo materiale e mondo spirituale.
“La civiltà moderna ha scambiato l’elemento fantastico-fanatico luciferico con l’elemento divino, e così in quel che viene designato come paradiso è presente effettivamente una descrizione dell’elemento luciferico. Si commette la terribile confusione tra Dio e Lucifero perchè non si comprende l’importanza di raggiungere la posizione di equilibrio fra le due potenze che tirano l’uomo verso due direzioni opposte” (Arimane e Lucifero) […] “L’uomo deve tendere verso quel che si chiama elemento cristico, sotto il cui nome però oggi vengono intese spesso cose strane […]”. [Ibid.
Nella posizione dell’equilibrio si trova appunto l’elemento cristico.
L’uomo invece vaneggia nel dualismo fra Arimane e Lucifero scambiandolo per contrapposizione fra Dio e il Diavolo.
Solo immergendoci nel mondo materiale possiamo cogliere il mondo spirituale, siamo in questo pianeta per sperimentare il mondo fisico, per portare nei mondi spirituali i risultati di tali esperienze, che nei mondi spirituali stessi non possono essere apprese. Chi si immerge solo nei mondi spirituali, magari anche conoscendo a perfezione le sacre leggi, immerso tutta la vita in alte meditazioni, “si procaccerà tanto godimento interiore animico, un godimento proprio luciferico, seppur raffinato e sottile. Nulla di ciò viene però portato oltre la porta della morte, proprio nulla.” […] Questo conoscere spirituale ha valore solo quando diventi lo strumento per immergersi nella vita materiale per accogliervi quello che non può essere preso nei mondi spirituali stessi, ma che deve venirvi portato” [Ibid.]
Niente paura però! La nostra non è che un’epoca di passaggio, si tratta solo di sapere di che passaggio si tratta, e di parteciparvi con coscienza, cercando di fare la propria parte nel migliore dei modi.
[1] “La Missione di Michele” di Rudolf Steiner; Editrice Antroposofica – Milano, 2020.
UN AIUTO DALLE PIANTE
LA SALVIA
Pianta Uraniana, la salvia che salva. Nel casa che ha la salvia nel suo giardino non ci si ammala.
La salvia pianta della Temperanza poichè regola le funzioni ormonali, agisce sull’ipotalamo, centro delle funzioni endocrine, metaboliche e neurovegetative.
E’ una pianta apprezzata per le sue innumerevoli proprietà curative, per i pellerossa era chiamata “Erba dello Spirito”.
E’ noto in molte culture come la salvia bianca fumigata purifichi gli ambienti che lo necessitino.
A seconda delle necessità è in grado di risultare tonica o sedativa, può regolare le intemperanze uraniane.
Per i suoi tanti usi rivolgersi sempre all’erborista esperto.