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Ricordo esattamente il momento in cui compresi che questo sarebbe stato il mio lavoro.

Avevo circa 10 anni e decisi che si, quella notte avrei guardato un film dell’orrore! Presi il giornale e lo sfogliai fino alla pagina dei programmi tv, ed eccolo li: “La Notte dei Diavoli”, rete 4 alle tre del mattino. Puntai la sveglia e nel buio della casa mi nascosi in cucina, dove c’era la tv più piccola. Il fatto di tenere la luce spenta e il volume al minimo per non svegliare i miei genitori mi costringevano a stare letteralmente attaccata allo schermo. Complice l’atmosfera e quella sensazione di “trasgressione”, il susseguirsi di zombie ed effetti speciali (discutibili a riguardarli con gli occhi di oggi) mi hanno portato ad asserire tra me e me: “io da grande voglio fare questo!”.

Negli anni dell’adolescenza a chiunque mi chiedesse che lavoro avrei voluto fare rispondevo “la truccatrice!” senza saper spiegare bene il perchè ma come se una vocina dentro mi desse la sicurezza che quello era il mio destino.

Il mio percorso è un po’ cambiato negli anni: per lo più nel mio kit ci sono fondotinta e rossetti che sangue finto. Ora, dopo più di 10 anni che faccio questo lavoro, forse ancora non saprei dire esattamente perché l’ho scelto ma so che la sera quando torno a casa sono felice e mi sento grata, nonostante le ore di set, nonostante i sacrifici e a volte le richieste esasperanti. So che quando guardo il mio lavoro su un monitor o riflesso in uno specchio dico alla me bambina: “hai fatto bene a seguire quella vocina” e non mi servono altre spiegazioni.

Valentina Marzona

 

“Ho incontrato Valentina circa 5 anni fa, ma come ci siamo incontrate abbiamo capito entrambe di conoscerci da sempre, credo che proprio questo renda il nostro rapporto così speciale – Francesca”

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